Veicoli - logistica - professione

HomeProfessioneUfficio trafficoA22: autista di 44 anni esce di strada e viene sepolto dal fango

A22: autista di 44 anni esce di strada e viene sepolto dal fango

Trasportava un carico di cipolle dall'Agro nocerino sarnese a Verona, quando ieri mattina, intorno alle 5.30, Alfonso D’Arienzo ha perso il controllo del camion e, dopo aver sfondato il guard rail, è finito in un fossato

-

Un autista di 44 anni è morto ieri mattina uscendo di strada lungo la A22. Si chiamava Alfonso D’Arienzo, era di Vietri sul Mare, in provincia di Salerno, e lavorava per conto di un’azienda di autotrasporti dell’Agro nocerino sarnese. Per la precisione stava portando un carico di cipolle verso Verona, quando ieri mattina, intorno alle 5,30, nei pressi di San Benedetto Po, in provincia di Mantova, ha sfondato il guard rail alla sua destra (viaggiava in direzione nord) ed è andato a finire con il suo camion in un fossato. Ad aggravare se possibile la tragedia è stata la dinamica successiva, perché la cabina del veicolo si è infilata all’interno di questa sorta di canale di scolo e nell’impatto il parabrezza è andato in frantumi. A quel punto il fango ha riempito la stessa cabina a tal punto, che i primi soccorritori arrivati subito dopo sul luogo dell’incidente – per la precisione i vigili del fuoco di Suzzara – avvertiti dagli automobilisti in transito, hanno fatto fatica a rinvenire la posizione del corpo e ci sono riusciti soltanto dopo molto tempo. Senza considerare che, a peggiorare le cose, il rimorchio nell’impatto è andato a finire sopra la cabina, schiacciandola e piegandone la struttura. Ecco perché le operazioni di recupero del veicolo sono durate lunghissime ore, andando avanti fino al pomeriggio di sabato e creando anche qualche disagio alla circolazione.

Perché sia avvenuto l’incidente è difficile dirlo, anche perché a quell’ora del primo mattino non c’era nessuno ad assistere. Gli inquirenti – la polizia stradale di Verona Sud – che stanno cercando di ricostruire la dinamica prendono in considerazione tutte le ipotesi: malore, distrazione, colpo di sonno e anche un possibile guasto meccanico. In ogni caso un fattore relativo al camion o all’autista, visto che nell’incidente non sono rimasti coinvolti altri veicoli. 

Alfonso D’Arienzo aveva sempre lavorato come autista e sempre con una grandissima passione, testimoniata anche da una costante presenza sui social.
Era sposato e padre di due figli.

Redazione
Redazione
La redazione di Uomini e Trasporti

close-link