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Villa (Federtrasporti): «Ecco perché l’aggregazione migliora sicurezza e qualità di vita dei trasportatori»

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La fiera veronese Transpotec Logitec è stata l’occasione per presentare la ricerca «La Salute vien Guidando» condotta da Federservice, una delle società di Federtrasporti (un’aggregazione economica di 60 aziende di autotrasporto) all’interno delle 18 tappe del Renault Trucks Italian Tour e in una serie di aziende di autotrasporto dello stesso Gruppo con quartier generale a Bologna. In tale occasione, il presidente Federtrasporti, Claudio Villa, ha tenuto a specificare con quanta tenacia il Gruppo che presiede cerchi «tramite l’aggregazione, non soltanto di ampliare la propria forza contrattuale e la propria capacità concorrenziale, ma anche di migliorare e più in generale favorire la crescita dell’intera categoria».

Un concetto che Villa ha argomentato con vari esempi. Tra questi è comparso anche il riferimento a Uomini e Trasporti,  una rivista edita da Federservice e finalizzata inizialmente proprio per informare e accrescere la cultura degli associati. Poi però – ha aggiunto Villa – «ci siamo resi conto che in fondo ciò che valeva per noi poteva valere per tutti. E quindi è da più di 30 anni una rivista che si rivolge a tutte le aziende di trasporti, che prende in esame le loro problematiche, che contribuisce all’analisi della realtà e ad avanzare proposte per renderla migliore».

Un altro esempio è costituito proprio dalla ricerca «La Salute vien Guidando» presentata nel corso del Transpotec di Verona, perché anche qui «una ricerca sulla salute voluta da alcuni autotrasportatori e condotta su tutti gli autotrasportator,i si pone come fine ultimo anche quello di migliorare la sicurezza stradale, vale a dire un bene di tutti».

Anche in questo caso – ha sottolineato il numero uno di Federtrasporti – «un livello di conoscenza, come quello che consegue dall’analisi di un campione rappresentativo, viene condiviso il più possibile con tutti perché in questo modo, allargando l’analisi e aggregando le valutazioni, diventa più probabile trovare delle soluzioni».

Peraltro Federtrasporti non è nuova a iniziative come questa, legata alla sicurezza. È ormai più  di un decennio, infatti, che porta avanti un percorso con cui ha ottenuto eccellenti riscontri. «Abbiamo investito tanti soldi sulla sicurezza – ha spiegato Villa – e lo abbiamo fatto perché una quindicina di anni fa i nostri associati, peraltro assicurati dalla nostra stessa agenzia, aveva un rapporto sinistri-premi stellare: ogni 100 polizze c’erano 70 denunce di sinistro. Dopo una decina di anni siamo riusciti ad arrivare a meno di 27. E a quel punto mettendo in colonna i risparmi sui fermi macchina, i tagli dei premi assicurativi e quelli Inail, i minori oneri di riparazione e tutte le altre voci evitate grazie al taglio dei sinistri, abbiamo scoperto che ogni euro investito ne generava almeno 1,35». La ragione di questo successo dipende dalla formula escogitata, tale per cui ogni progetto veniva condiviso e migliorato con partner specializzati e in questo modo si allargava a macchia d’olio. Per spiegare il funzionamento di questa formula il presidente di Federtrasporti ha fatto ricorso a un’immagine: «Pensate di viaggiare lungo una strada e di accorgervi che sull’asfalto si apre una buca enorme e pericolosa. Esservene accorti rappresenta l’elemento di conoscenza, ma mettere in condizione tutti coloro che arriveranno dopo della presenza di quella buca, costituisce la ragione che rende utile e funzionale la condivisione. Perché anche costoro, acquisita quella conoscenza in modo indiretto, potranno evitare la buca e il rischio di finirci dentro. Insomma, potranno evitare un altro incidente».

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La redazione di Uomini e Trasporti

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