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EUR vs EPAL, il conflitto dei pallet

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La guerra è iniziata ma, almeno per adesso, non sembra fare molte vittime. Parliamo del conflitto sorto, all’interno del mondo dei pallet, tra due vecchi amici e che, come spesso accade quando scoppia una lite tra conoscenti, ha assunto anche momenti aspri.

Il marchio EPAL-EPAL dal 1° agosto
Tutto nasce dalla decisione dell’Unione internazionale delle ferrovie (UIC) di rilanciare in proprio il marchio EUR. Decisione mal digerita dall’European Pallet Association che a quel punto ha ben pensato di costruirsi in parallelo un mercato aperto di interscambio di pallet, completamente staccato dalla UIC, lanciando il nuovo marchio EPAL-EPAL, entrato sul mercato a partire dallo scorso agosto e che e saranno interscambiabili con quelli EPAL (EUR-EPAL).

Come si è giunti al conflitto
EPAL, come si sa, è un’organizzazione internazionale finalizzata a standardizzare i pallet e a garantirne la qualità, anche attraverso i controlli di una società ispettiva che da inizio 2013 è la Bureau Veritas. E il sistema ha funzionato se nel 2012 i pallet di questo tipo venivano prodotti in oltre 67 milioni di esemplari. Dietro questo sviluppo pare ci sia anche una perdita qualitativa dei pallet EUR, dovuta principalmente agli scarsi controlli in ambito internazionale. Ecco perché quando la UIC ha preso la decisione di rilanciare il pallet EUR, EPAL ha cercato di frenare questo progetto per non interrompere la collaborazione sviluppata negli anni passati.
Ma tutto è stato inutile e così è diventato inevitabile da parte dell’European Pallet Association affidarsi alla nuova marchiatura EPAL-EPAL.

Cosa cambia per gli operatori?
Cosa cambierà per gli operatori del trasporto? In pratica molto poco, tranne che per i pallet che recano il marchio «Eur in ovale», fino a ieri collocato a destra, in quanto la verifica dell’interscambiabilità dei pallet realizzati dal 1° agosto scorso verrà garantita soltanto dal marchio «Epal in ovale», collocato su tutti gli angoli del pallet. In pratica il marchio «Eur in ovale» è soppiantato da quello «Epal in ovale», mentre il logo della singola ferrovia nazionale viene eliminato. Al contrario, i nuovi pallet «Epal in ovale» sono sempre interscambiabili con i precedenti pallet Epal, che oltre al marchio «Eur in ovale» a destra presentavano pure il marchio «Epal in ovale» a sinistra.
Per il resto, resta possibile dare incarico alla società Bureau Veritas di valutare gratuitamente la qualità dei pallet Epal.

Le posizioni di ECR Italia
Infine, è da segnalare che il Gruppo di lavoro formato da aziende del largo consumo e operatori logistici e che presiede il tema dell’Interscambio pallet in ambito ECR Italia, concorda nel voler attendere un periodo di circa 6 mesi durante il quale, con il supporto del Comitato Tecnico attivo presso EPAL, osserverà gli sviluppi dei sistemi EPAL ed EUR in modo da acquisire tutti gli elementi utili per definire i prossimi passi. Ulteriori contributi informativi saranno inoltre ricercati a livello europeo mediante confronto con le altre organizzazioni GS1 nazionali.
Laddove il sistema di pallet EUR (non EPAL) assumesse dimensioni significative per l’Italia, il Gruppo di lavoro ECR Italia è inoltre intenzionato a monitorare la qualità degli stessi in modo da avere un quadro informativo completo.
Per ulteriori informazioni: http://indicod-ecr.it

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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