Il vice ministro Edoardo Rixi, intervenuto il 19 settembre scorso in conclusione del convegno di Assotir dedicato all’aggregazione nell’autotrasporto, aveva preannunciato un’imminente convocazione delle associazioni di categoria dell’autotrasporto, per ragionare insieme – tra le altre cose – sulle modalità con cui affrontare la nuova impennata del prezzo del gasolio, che ormai ha raggiunto i due euro al litro. In effetti è stato di parola. Perché nei giorni scorsi la convocazione è arrivata: l’appuntamento è fissato per mercoledì 11 ottobre alle ore 15, presso la Sala della Biblioteca all’interno del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ma ovviamente ci sono tante altre questioni da affrontare, molte delle quali rese urgenti anche dall’attualità. In testa alle questioni pressanti c’è comunque la questione dei valichi alpini, con i divieti austriaci che continuano a far circolare a singhiozzo i camion italiani, ma anche la situazione francese, dove al momento attuale il transito ferroviario verso il Frejus è interrotto, così come quello stradale fino al 18 dicembre prossimo. Urge trovare una soluzione e non è facile soprattutto sul breve.