Rubava il materiale ferroso che avrebbe dovuto trasportare, per poi falsificare le bolle di accompagnamento. È questa l’accusa mossa nei confronti di un autista 37enne di veicoli pesanti residente a Monticelli (Piacenza) e accertata dal Tribunale di Piacenza, che ha condannato l’uomo a 1 anno e 4 mesi di detenzione, 800 euro di multa e un risarcimento di 50 mila euro.
All’epoca dei fatti (marzo 2018) l’autotrasportatore lavorava in prova per una ditta cremonese, che dopo aver subito il furto dei carichi – del valore di circa 41 mila euro – si è costituita in giudizio come parte civile ottenendo poi il risarcimento. Il conducente – spiega la sentenza – avrebbe dovuto trasportare il materiale, già acquistato da committenti terzi, in fonderia, ma invece di portarlo a destinazione e scaricarlo, per ben cinque volte se ne era impossessato per rivenderlo dopo aver falsificato le bolle. Una volta scoperti i furti, l’azienda ha cercato di rintracciare l’autista, ma senza risultati, per cui non è rimasta altra alternativa che denunciarlo.
Al momento il reo è ancora irreperibile, anche se il giudice Matilde Borgia ha riconosciuto la sua colpevolezza in contumacia. A difenderlo in aula, l’avvocato d’ufficio Mauro Pontini, dato che il legale che aveva seguito le fasi processuali precedenti non si è presentato in giudizio. L’azienda derubata è stata invece rappresentata dall’avv. Silvia Maria Pincella.
