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Hestal, Krone e Schmitz Cargobull: la sicurezza del carico passa dalle porte

Soluzioni tecnologicamente sempre più avanzate e invisibili dall’esterno aiutano a combattere il fenomeno delle rapine e dei furti agli autocarri, purtroppo in forte aumento su tutto il territorio continentale

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In Europa ogni sei trasportatori che viaggiano sulle lunghe distanze ce n’è uno che rimane vittima di una rapina, una tendenza purtroppo in rapido aumento. Sono dati che emergono da un sondaggio che ha coinvolto 2.000 autisti professionisti europei, svolta dalla Road Transport Union (IRU) e dal Forum internazionale dei trasporti (ITF). E se in un terzo dei casi l’obiettivo è quello di derubare il conducente, nei restanti due terzi il bersaglio è il carico del camion. In questo modo ogni anno scompaiono merci per un valore di diversi miliardi di euro.

Si spiega così come molti costruttori si siano dedicati a trovare soluzioni che rendano estremamente complicato l’accesso alla merce trasportata.

Krone, ad esempio, ha sviluppato un dispositivo antifurto per le porte dei container posti su semirimorchi. Il congegno, che è situato sotto il telaio posteriore ed è quindi molto più difficile da raggiungere per i ladri, si apre e si chiude mediante una leva manuale: il bullone di fermo è bloccato con una staffa montata sulla porta del container dall’interno. Inoltre, la leva è dotata di serratura. In questo modo la porta è bloccata in modo del tutto sicuro. Altro vantaggio: quando il dispositivo antifurto è chiuso, la leva non è visibile. Pertanto, anche ai ladri professionisti non è evidente il punto di accesso del nuovo sistema. Krone offre l’antifurto sulla gamma rimorchi Dry Liner.

Hestal ha invece realizzato una porta di sicurezza – Door Lock – per veicoli refrigerati e portacontainer contro furti, effrazioni e scambio di merci. Oltre alle cerniere Hestal montate esternamente, il sistema di blocco porta ha un’unità di bloccaggio elettromeccanico integrata che viene installata direttamente nella porta e non è visibile dall’esterno, allo scopo di impedire l’accesso non autorizzato. Il gruppo di bloccaggio è già inserito di serie nelle porte durante la produzione, in modo da garantire che ogni porta esca dalla catena di montaggio esattamente secondo le medesime specifiche. La Door Lock viene azionata con una tastiera a scomparsa. Inoltre, il sistema può essere monitorato e controllato a distanza per via telematica. Tutte le attività della porta possono essere registrate tramite questa connessione, permettendo così la creazione di diversi diritti di accesso, ad esempio mediante geo-fencing (una tecnologia che crea un perimetro virtuale attorno a ogni dispositivo mobile). Dei bulloni in acciaio guidati da un motore elettrico che si agganciano in entrata e in uscita dal telaio posteriore (in aggiunta ai bulloni laterali fissi) servono per bloccare e sbloccare il veicolo in modo sicuro. Uno strumento di apertura di emergenza è disponibile come opzione in modo che le porte possono ancora essere spalancate, per esempio, nel caso di alimentazione interrotta. Il sistema di blocco porta è disponibile come soluzione retrofit facile da installare per porte con spessore di uguale o maggiore di 25 mm.

Infine, Schmitz Cargobull ha presentato il nuovo sistema di bloccaggio porta LS 3 per semirimorchi refigerati. Anche in questo caso la chiusura non è direttamente visibile. La serratura a combinazione elettronica ha possibilità di combinazione infinite. L’utente ha la possibilità di scegliere tra un codice variabile, che può essere inviato al cellulare del conducente e il blocco/sblocco tramite la tastiera inserita nella paratia. Il sistema di chiusura porta è integrato nella rete di partner di assistenza Schmitz Cargobull, per cui il service SCB può essere contattato tramite un numero verde in qualsiasi momento.

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La redazione di Uomini e Trasporti

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