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Padroncini sempre meno, aziende sempre più grandi| K44 podcast

Diminuiscono le piccole imprese e aumentano in modo consistente quelle medie e grandi. La fotografia scattata dall'Albo dell'Autotrasporto mette a fuoco un settore più strutturato e più vicino alle dinamiche del mercato. Dilagano le imprese specializzate nell'ATP e lievitano quelle attive nell'ultime miglio. Ci sono pure migliaia di aziende prive di veicoli ma, ci ha promesso in questo podcast il vicepresidente dell'Albo, Patrizio Ricci, «saranno cancellate entro un anno e mezzo»

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Ci sono sempre meno padroncini in circolazione. E la cosa peraltro rende ancora più critica la carenza di «uomini al volante» di un camion. Ma in realtà dai dati appena pubblicati dall’Albo dell’Autotrasporto e aggiornati al 2020, emerge che anche le aziende con un parco da due a cinque veicoli vanno progressivamente scemando. Al contrario tutte le altre, comprese quelle con più di cento camion, aumentano: negli ultimi tre anni sono almeno 449 in più le aziende con un parco da 6 a 20, 621 in più quelle tra 21 e 50, 207 in più quelle da 51 a 100, 164 in più quelle con oltre cento camion.

Segno che il settore sta cambiando pelle, si va strutturando, magari assecondando una concentrazione sempre maggiore anche all’interno dei settori industriali e commerciali. Vale a dire la committente dell’autotrasporto. E questa adesione al mercato – sottolineata in questo podcast dal vicepresidente dell’Albo, Patrizio Ricci, risulta evidente in altri due dati: il peso delle imprese specializzate in ATP (sono 61.902) e quindi legate il più delle volte alla filiera alimentare o a temperatura controllata e l’emersione di quelle attive sull’ultimo miglio e quindi attrezzate con veicoli di massa da 1,5 a 3,5 ton per la consegna delle merci acquistate on line.

Poi ci sono anche 16.877 imprese che, seppure iscritte, sono prive di veicoli e spesso anche dei requisiti necessari per operare come tali. Bisognerebbe cancellarle e Ricci ci ha promesso che entro un anno e mezzo l’operazione – ora affidate alle cure di RAM, la società in house del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – sarà portata a termine.

Buon ascolto e buona strada!

Redazione
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La redazione di Uomini e Trasporti

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