Il gasolio ha segnato le riforme dell’autotrasporto. Quando in passato aumentava esageratamente di prezzo, le piccole imprese del settore, incapaci di ottenere incrementi di tariffa, ottenevano dallo Stato tutele specifiche o tramite apposite normative o tramite sussidi. Ma adesso che i veicoli, le assicurazioni, i pedaggi, il lavoro e persino i panini in autostrada costano di più, ma il gasolio scende dell’8,5% in due anni, come cambia la strategia delle rappresentanze del settore?
Per un cisternato gli aumenti si attestano al +8,7%. I dati del Centro Studi di Federtrasporti, elaborati sulla scorta dei costi sostenuti dalle aziende associate, sono in linea con quelli monitorati dall’Ivass nel quaderno n. 33 pubblicato lo scorso marzo. In Italia i premi sono saliti del 10,1% dal 2022 al 2024, meno che in Europa dove gli aumenti si attestano al 19,6%: in testa è la Germania con rialzi vicini al 45%
In rialzo i costi chilometrici relativi alle tariffe in autostrada. Per chi viaggi in Italia l’incremento sfiora il 3%, ma in Europa possono essere molto più alti. In Austria, per esempio, arrivano a oltre il 12%, dopo il ritocco dei pedaggi partito l'11 gennaio 2025. Altri aumenti anche in Repubblica Ceca e Olanda, mentre in Polonia dal 1° aprile sono scattati rincari fino al 15%
Dopo un costante rialzo delle tariffe sulle principali rotte intercontinentali, si è registrata una lieve flessione a metà aprile, ma gli analisti del Drewry WCI prevedono comunque aumenti sulla scia dei dazi di Trump e della riduzione di carico su alcune direttrici. È un sali-scendi per i prezzi dei noli marittimi che hanno toccato il picco più alto durante la pandemia e da allora sono scesi (del 78%), anche se sono rimasti molto più alti rispetto al 2019. Secondo gli esperti non è l’offerta a determinare le oscillazioni, ma l’irrigidimento delle catene di approvvigionamento
È il trend di crescita dei canoni di locazione degli spazi destinati al magazzino o alle rimesse nelle maggiori piazze nazionali. A Milano si arriva a pagare 70 euro al mq/annuo, ma gli operatori stanno considerando anche territori secondari per abbassare i costi. Secondo il rapporto logistica di Scenari Immobiliari, che Uomini e Trasporti è in grado di anticipare in parte, per il 2025 si prevedono luci e ombre dettate, da una parte, dal calo dell’inflazione e, dall’altra, dall’instabilità geopolitica, aggravata dall’introduzione dei dazi di Trump
Negli ultimi anni il costo del gasolio nell’extrarete è diminuito sulla scia di vicende internazionali e geopolitiche, seguendo l’andamento del dollaro e della domanda nazionale. Secondo il monitoraggio di Figisc per Uomini e Trasporti dal 2016 il calo è stato del 31,7% con abbondanti oscillazioni. Anche negli ultimi mesi il prezzo è in discesa, dal 25 marzo è diminuito dell’1,5 per cento