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La salute vien guidando

Responsabilità e corresponsabilità

Gli autisti devono rispettare i tempi di guida e di riposo, ma l'azienda deve organizzarsi in modo che li rispettino. Un obbligo che si manifesta in vari modi e, dallo scorso 2 marzo, anche attraverso corsi formativi. Ma cosa rischia l'azienda che non si attiva? O, più in generale, quali sono le responsabilità dell’azienda in materia di guida e riposo e di uso del tachigrafo?

Carta Tachigrafica

Il tachigrafo registra. Ma per farlo funzionare bisogna inserire nel dispositivo una carta, che permette anche di individuare chi lo sta usando: conducente, autorità di controllo, officina o azienda proprietaria del veicolo. Per richiederla, fino a ieri, bisognava avere una patente di guida di categoria appropriata al veicolo da condurre ed essere italiano. Sono soltanto alcune semplici considerazioni eppure servono a sollevare alcuni dubbi. Quelli che avete espresso in questa batteria di domande.1. È obbligatorio in ogni caso essere in possesso della carta tachigrafica?2. Entro quanto tempo l'Autorità deve rilasciarne una nuova?3. La carta può essere rilasciata anche ad autisti non europei?

Scarico e conservazione dati

Per ragioni di sicurezza l'attività di guida è limitata in un lasso di tempo massimo. Per essere certi che non lo si superi si registra il tutto. Ma poi cosa si fa di queste registrazioni? Chi e per quanto tempo le conserva? E l'autista interessato ha diritto a visionarle? Sono alcuni dei quesiti che abbiamo messo insieme nella "batteria" di domande odierna. Se volete aggiungerne altre è sufficiente chiedere...Qual è il periodo massimo entro cui i dati delle carte dell’autista e del tachigrafo vanno scaricati?Per quanto tempo l’impresa deve mantenere le registrazioni relative ai dati del tachigrafo? E se un autista è interessato a visionarli può farne richiesta?

Salviamoci la pelle

Da un po’ di tempo soffro di una fastidiosa infiammazione alle mani che, secondo il dermatologo a cui mi sono rivolto, è una dermatite da contatto. Contatto da che cosa però non lo si è ancora capito e le cure sono praticamente nulle… Può consigliarmi su come affrontare la cosa?

Periodo di guida settimanale: la regola

La normativa sui tempi di guida è rigida. Ma concede, per fortuna, qualche piccolo margine di flessibilità. Lo si capisce dalla risposta a questa domanda di un conducente "fresco" (lo dice lui) di patente.Come mi posso regolare per calcolare il periodo di guida massima settimanale? M.P.

Interruzioni alla guida: cosa e quali

Sembra un po' il paradosso del mestiere di autista. Per molti non è tanto impegnativo o snervante l'attività di guida, quanto il momento in cui la normativa impone degli stop più o meno lunghi. In alcuni casi li chiama "interruzioni". Abbiamo messo insieme alcune vostre domande proprio su questo argomento. Se ne avete altre non avete che chiedere...Cosa si intende per interruzione? E quali interruzioni deve rispettare il conducente alla guida? C.V.

Periodo di guida giornaliero: vado al massimo

La giornata lavorativa. In genere per tutti è di 8 ore. Per i conducenti di veicoli pesanti è di 9 ore. Ma in qualche caso può arrivare a 10. E qui ci fermiamo. Se non dopo aver risposto su questo argomento ad alcune vostre domande. Se ne avete altre non vi resta che chiedereQuando inizia e quando termina il periodo di guida giornaliero? E, soprattutto, quanto può durare al "massimo"? S.R.Quando posso usare le due giornate di 10 ore? È possibile sfruttarle in giorni consecutivi. D.P.

Periodo di guida: le deroghe

Per fortuna anche chi fa le leggi non crede negli assoluti. E ammette che in casi particolari si possa "sforare" per raggiungere un luogo di sosta adeguato. Ma giustamente un nostro lettore si preoccupa di come comportarsi di fronte a una tale eventualità. Se avete altri dubbi sull'argomento non vi resta che chiedere.In quali casi è possibile derogare dai periodi di guida? E come bisogna comportarsi per restare in regola? A.G.

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